Un campo coltivato immerso nella bruma del tramonto: la luce del sole sparisce dietro la linea dell’orizzonte e, all’improvviso, un’onda di luci blu e rosse percorre le foglie, dando l’impressione di farle oscillare insieme, di restituire la pulsazione vitale dell’enorme distesa.
Questa è GROW, l’opera che Daan Roosegaarde ha sviluppato nel corso della residenza artistica promossa da Rabobank, banca cooperativa olandese con focus sulle attività rurali, agricole e alimentari.
Il lavoro di Daan Roosegaarde si presenta come un omaggio alla bellezza dell’agricoltura: una bellezza che ha valenza non solo estetica, ma anche etica. L’artista ha come obiettivo quello di illuminare non solo l’impatto visivo che l’agricoltura ha sul paesaggio della terra, ma anche il suo ruolo fondamentale nella sopravvivenza del genere umano. Il progetto di Roosegaarde nasce da una riflessione: siamo così abituati alla coesistenza con un territorio fortemente antropizzato che quasi non ci rendiamo conto della vastità di superficie di terreno che utilizziamo per sfamarci. Come possiamo pensare insieme un’agricoltura più sostenibile, che metta al suo centro una crescita dell’essere umano e del pianeta che si basi sulla cooperazione, e non sullo sfruttamento delle risorse? Come possiamo rendere l’agricoltore l’eroe di questa nuova storia?
L’artista ha come obiettivo quello di illuminare non solo l’impatto visivo che l’agricoltura ha sul paesaggio della terra, ma anche il suo ruolo fondamentale nella sopravvivenza del genere umano.
La risposta di Daan Roosegaarde, che ha lavorato mettendo in collaborazione lo Studio Roosegaarde con la Wageningen University, lo Springtij Forum e il World Economic Forum di Davos, è l’installazione di questo sistema a LED ad alta densità che proietta luci rosse e blu che, alzandosi e abbassandosi, restituiscono la sensazione di un'onda che attraversa il campo muovendo le foglie delle piante. Il gioco di luci, che prende vita in Olanda, in un campo di ventimila metri quadri coltivato a porri, può essere visto soltanto da vicino, per evitare l’inquinamento luminoso della zona.
GROW è quello che l’artista definisce non landscape, ma dreamscape: un paesaggio che porta con sé non solo il sogno, ma anche la proposta di un nuovo patto tra essere umano e natura. Questo perché il progetto artistico di Roosegaarde è supportato da una solida ricerca scientifica che dimostra come combinazioni di luci possano migliorare la crescita e ridurre l’uso di pesticidi almeno del 50%. GROW dà vita a un paesaggio che non è solo un’utopia, ma una protopia: una proposta immaginifica, nata dalla stretta collaborazione tra arte e scienza, volta a migliorare, giorno dopo giorno, la nostra coesistenza con il pianeta in cui viviamo.