Parte della fama della casa, infatti, dipende proprio dal “Mystery Set”, una tecnica brevettata nel 1933 per montare le pietre preziose su dei micro-binari larghi meno di due decimi di millimetro, in modo da rendere l’incastonatura invisibile. Sono pochissimi i gioiellieri con il know-how necessario per metterla in pratica, e la stessa Van Cleef progetta pochi pezzi all’anno che la richiedano (Le Secret ne conta due) proprio a causa delle centinaia di ore di lavoro da mettere in conto.
Del resto, se un segreto industriale legato alla lavorazione a mano sembra provenire – e in effetti proviene – da un’altra epoca, il tema stesso della segretezza tocca un nervo scoperto dei nostri tempi: “In un mondo in cui tutti hanno tutto a disposizione, perché tutto viene fotografato o filmato”, dice Bos, “il bisogno di intimità dona a un gioiello un valore particolare. C’è un elemento poetico ed emozionale nell’avere a che fare con un oggetto accessibile al più a una persona”.
È tanto più curioso se pensiamo che i gioielli, nel senso comune, sono oggetti che vengono tenuti nascosti, in casseforti o scrigni, non oggetti che nascondono. Le Secret sembra suggerire che avere un segreto, oggi, sia davvero il lusso più esclusivo.
Lo stesso mondo dell’alta gioielleria non può permettersi di custodire troppo gelosamente i propri segreti e quelli degli antichi mestieri d’arte, se non vuole rischiare di scomparire. Per trasferire alle prossime generazioni il know-how di cui vive il settore, il gruppo Richemont (a cui appartiene anche Van Cleef & Arpels) ha fondato la
Creative Academy, una Corporate School di Design e Arti Applicate dove ogni anno una ristretta selezione di studenti può affinare la propria preparazione per entrare come designer nel mondo del lusso.
Come spiega Nicolas Bos, “molti degli studenti che escono dalle scuole di design, per quanto talentuosi, non sono mai stati esposti alle specificità del nostro mondo. Gli studenti di design industriale, in particolare, di solito non lavorano con gli artigiani, con le tecniche tradizionali. Per questo abbiamo creato una scuola dove chi è già laureato può completare la propria formazione ed entrare nel settore del lusso”.
Una strategia didattica efficace in ogni campo è quella di cimentarsi con idee già collaudate; così, gli studenti della Creative Academy di Milano hanno ripreso in mano il concetto di Le Secret e hanno realizzato venti oggetti in legno e gesso pensati per custodire un segreto. I frutti del progetto sono ora esposti nella mostra “UN-REVEALED | Shaping secrets” presso il
Light Gate, il nuovo spazio milanese di iGuzzini.