I San Lorenzo Lodges, nati dall’ esperienza maturata da Giorgia Perrone e Stefano Barbini durante la loro precedente vita nel mondo della moda, sviluppano un concetto di vacanza unico, incentrato sulla privacy e l’autenticità. In alta montagna, in alto mare, in città i San Lorenzo Lodges sono concepiti come spazi privati lontani dalla frenesia della contemporaneità.
Per i proprietari, l’esperienza nel settore dell’ospitalità è iniziata nel 2008 con una svolta sostanziale nella loro vita: dopo il matrimonio e la nascita dei figli decidono di lasciare la scena internazionale della moda. Casualmente avviene l’incontro, durante una gita in Val Pusteria, con una residenza storica del XVI secolo a 1.200 metri di altitudine. I Barbini voltano definitivamente le spalle al mondo della moda e al caos della metropoli e si trasferiscono con i tre figli a San Lorenzo di Sebato, un paesino tra le montagne dell’Alto Adige. E’ l’inizio dei San Lorenzo Lodge: il “White Deer” San Lorenzo Montain Lodge, il “Blue Deer” San Lorenzo Sea Lodge (un catamarano di lusso) a cui, nel corso del 2018, si è aggiunto “Holy Deer” San Lorenzo City Lodge, a Roma.
Direttamente affacciato su Piazza Navona, nota in tutto il mondo per la fontana barocca di Gian Lorenzo Bernini, era la dimora di Papa Innocenzo X, il luogo dove il pontefice incontrava la cognata Olimpia Pamphili, sua amante.
Le soluzioni architetturali di “FM Architetture d’interni” hanno creato un gioco di richiami tra periodi storici molto distanti come il barocco e la nostra epoca postmoderna in un intimo e costante scambio di allusioni, citazioni e sottintesi. L’ “Holy Deer San Lorenzo City Lodge” è una dimora contemporanea immersa in un contesto storico. Illuminare questo ambiente è stata una vera e propria sfida: raccontare la grandiosità, ma mantenere una dimensione domestica, di relax, di comfort. Le stesse cromie sono state giocate fra le tonalità tenui dei grigi, l’oro e il rosso porpora, richiamo al potere e alle passioni del pontefice. Mai come in questo caso quello che si è cercato è l’effetto luminoso unito ad una invisibilità quasi totale degli apparecchi d’illuminazione. Gli apparecchi più utilizzati sono stati quindi le linee di luce Underscore, in alcuni casi nella versione InOut, e proiettori Palco, con il diametro di 62 millimetri. Le linee di luce sull’imposta di volta illuminano gli affreschi che raccontano vari episodi della mitologia. In modo particolare nella Stanza del Papa, Underscore permettono di godere della storia dell’amore impossibile tra Didone, regina di Cartagine e il principe troiano Enea. Le stesse linee di luce poste alla base della struttura in legno che sopraeleva il letto, contribuiscono ad aumentare il senso di leggerezza. Underscore, estremamente duttile, permette anche di sottolineare le texture diverse dei materiali utilizzati sulle pareti delle camere e degli ambienti comuni generando un’atmosfera soft e confortevole a cui si aggiungono sapienti accenti, dati dai proiettori Palco ed in alcuni casi - come nei bagni delle camere - integrazioni fornite da incassi Laser Blade.
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