Il nuovo V&A Dundee

Dalla metà di settembre è aperto al pubblico il magnifico spazio creato dall’architetto giapponese Kengo Kuma per il distaccamento scozzese del Victoria & Albert Museum di Londra. Questo nuovo edificio che qualcuno ha paragonato a due mazzi di carte da gioco ruotati ed uniti, ha rappresentato una sfida tecnologica per l’uso del cemento armato. Progettato dal famoso architetto giapponese Kengo Kuma, sembra una nave in procinto di salpare nel Firth of Tay, sulle cui sponde sorge, ma da prospettive diverse suggerisce immagini alternative: vele, una conchiglia, le formazioni rocciose tipiche della Scozia che erano l'ispirazione originale di Kuma. La proposta strutturale originale di Arup includeva pareti fino a 600 mm di spessore con enormi pezzi di acciaio incorporati all'interno. Con le verifiche fatte con modelli 3D, il team di progettazione è riuscito a tagliare lo spessore delle pareti della metà e ridotto notevolmente il rinforzo necessario. Il Victoria & Albert di Dundee ospita una selezione di mostre permanenti dedicate al design scozzese e un programma di appuntamenti temporanei dal respiro internazionale con eventi dedicati ai talenti emergenti del design. La ricostruzione della Sala da te di Ingram Street di Charles Rennie Mackintosh è il fulcro delle Scottish Design Galleries che espongono 300 oggetti provenienti dalle collezioni del V & A di Londra e da collezioni private. Per illuminare queste aree Arup ha messo a punto una soluzione che unisce più di 600 proiettori Palco a degli apparecchi IN30 e alle linee di luce Underscore. Tutti gli apparecchi sono DALI e nelle gallerie dispongono di potenziometri per consentire la doppia regolazione. In questo modo tipologia di apparecchi e gestione facilitata, permettono di creare integrazioni diverse fra illuminazione generale ed illuminazione d’accento a seconda delle diverse esigenze di esposizione. iGuzzini ha contribuito, inoltre, a realizzare alcuni proiettori Palco con una doppia dimmerizzazione. La richiesta del committente infatti era per un apparecchio che fosse sia dimmerabile direttamente, durante le fasi di puntamento, ma che poi fosse possibile gestire da remoto, preferibilmente tramite dispositivi mobili.