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Sayner Hutte Bendorf

La fonderia Sayner Hutte Bendorf costruita nel 1830 con la sua leggera struttura di vetro e ferro costituì uno dei prototipi di architettura industriale più raffinati d'Europa: un mix equilibrato di colonne e archi in ghisa. Questo edificio era stato progettato come una sala di colata per il complesso già esistente, per aumentare la produzione di ferro, attività che cessò nel 1926. A causa della sua pianta questo edificio è stato definito come una "la cattedrale di ferro": una "basilica" a tre navate in cui le colonne creano una ulteriore partizione dello spazio in cui sono ospitate diverse gru con meccanismi a sfere per indicare l’uso industriale della struttura oggi utilizzata come spazio multifunzionale a servizio della comunità.

L’illuminazione è stata progettata per potersi adattare a necessità molto diverse: ciò è stato semplice grazie  all’uso di apparecchi a LED che sono gestiti singolarmente da un sistema di controllo.

La profondità dell’edifico è sottolineata da Linealuce RGB montati orizzontalmente sotto il tetto, sostenuto da una struttura in legno su cui sono appoggiate tegole in cotto; emissione ed effetto vengono definiti in base al tipo di evento. Questi apparecchi contribuiscono in maniera indiretta anche all’illuminazione diffusa dell’ambiente, tarata su una temperatura colore di 3000 K, che viene integrata da luce d’accento di tonalità fredda, a 4000 K, proiettata da Maxi Woody sulle robuste colonne; proiettori Woody sono invece indirizzati sulle gru. Tutti gli apparecchi sono stati dipinti con una vernice speciale che richiama il colore delle colonne e del ferro che costituisce la struttura dell’edificio.


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  • Anno
    2017
  • Committente
    Sayner Hutte Bendorf
  • Progetto Illuminotecnico:
    Andreas Schulz and Licht Kunst Licht
  • Fotografo
    Johannes Roloff/Thomas Naethe