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Light is Back  

Beauburg

  • Posizione

    Parigi, Francia
  • Architectural project:

    RPBW
    Jakob & MacFarlane (Restaurant)
  • Lighting project:

    Piero Castiglioni
    Isometrix/Arnold Chang (Restaurant)
  • Anno

    2000

Location Map:

“La gioiosa macchina urbana” del Beabourg

La costruzione iniziata nel 1971 si è conclusa nel 1978 è stata sottoposta ad una generale riorganizzazione e risistemazione nel corso del 1999.

Renzo Piano, l’architetto che insieme a Richard Rogers, aveva dato vita a questa struttura ha ripensato gli spazi espositivi del Centre George Pompidou. L’idea fondamentale è che il Beabourg  è un grande spazio che deve essere flessibile e adattabile ai vari avvenimenti che si succederanno. Renzo Piano ha definito l’atmosfera generale dell’ambiente che secondo lui dovrebbe essere simile ad una piazza, quindi molto luminoso, movimentato, non strutturato. Per questo ha deciso di utilizzare dei pannelli segnaletici poco strutturati che servano anche a dividere l’intera zona del Forum in modo molto libero.

Il Beabourg dispone, inoltre, di un ristorante dall’impatto architettonico molto particolare, progettato da Jakob e MacFarlane, per il quale è stato realizzato un impianto di illuminazione apposito.
La iGuzzini illuminazione ha collaborato per la messa a punto del progetto illuminotecnico.

 

Beauburg

Il progetto illuminotecnico per il Forum


Piano ha definito i caratteri dell’illuminazione del Beabourg distinguendo fra illuminazione generale e puntuale poi su ogni pannello segnaletico. Il contributo decisivo nella messa a punto del progetto illuminotecnico vero e proprio è stato dato da Piero Castiglioni  che è stato interpellato dalla Piano Design Workshop  e che ha seguito tutta l’evoluzione del progetto. Le richieste specifiche erano: livello d’illuminamento a terra pari a 150/170 lux omogenei su tutto il Forum (valori a terra visto che il Forum ha un’altezza di 12 metri).  L’illuminazione generale è affidata ad un apparecchio progettato appositamente per il Beabourg che  collocato secondo maglie regolari richiama, con la sua forma, gli innumerevoli tubi che costituiscono la caratteristica principale dell’edificio e che creano l’atmosfera di una struttura industriale. Ha una ottica molto ampia e utilizza lampade ad alogenuri metallici da 70 e 150 W. L’illuminazione d’accento è invece affidata a dei proiettori, prodotti totalmente nuovi e creati appositamente per rispondere ad un idea di Piano: Le Perroquet che utilizzano lampade a scarica.

Secondo Piano era necessario creare,  in mezzo alla gran macchina del Beabourg che tende a inglobare e spersonalizzare ogni oggetto inserito in quel contesto, un apparecchio che riuscisse ad essere leggero,  sospeso nel vuoto e comunque ben individuabile. L’apparecchio sviluppato espressamente per il Beabourg ha un sistema d’aggancio formato da sottili cavetti e proprio questi sottili cavetti scompaiono nel grande vano del Forum, ma i Le Perroquet sono disposti in modo da creare quasi degli stormi quindi la loro presenza è percepibile nettamente.
La loro posizione è variabile proprio per meglio rispondere alle esigenze di flessibilità richieste dal Beabourg.
Come spesso accade nei progetti di Piano, l’illuminazione è molto importante ed una delle caratteristiche più evidenti è quella della omogeneità, per cui anche per gli spazi dislocati attorno al Forum e riservati ai servizi aggiuntivi, l’illuminazione è stata studiata. Ad uno sguardo d’insieme, secondo Piano si deve percepire la simmetria degli spazi e l’omogeneità della struttura, omogeneità sottolineata anche dalla presenza diffusa degli stessi apparecchi per cui il “Le Perroquet” è presente anche in altri luoghi, oltre che nel Forum. 

Per ottenere simmetria ed omogeneità si è fatto in modo che i concessionari adottassero gli apparecchi Le Perroquet e sorgenti  luminose con la stessa temperatura colore di quelle usate nel Forum.

 

Beauburg

Progetto illuminotecnico


Per il ristorante quello del ristorante sulla terrazza progettato dalla studio Jakob + Mac Farlane è uno spazio molto particolare. E’ uno spazio porticato all’ultimo piano del Beaubourg il cui esterno sarà illuminato da Platea. I rilievi illuminotecnici ed il progetto illuminotecnico è stato curato dallo studio Isometrix di Arnold Chang. Il ristorante è uno spazio molto originale, futuristico. La caratteristica principale è data dalla presenza di elementi  “organici”, realizzati in caucciù e con l’interno di colori vivaci, che vengono gonfiati e costituiscono l’elemento che attira l’attenzione del visitatore. La loro presenza è stata sottolineata dalla illuminazione. Per questo spazio, secondo le richieste degli architetti Jakob e MacFarlane, si è realizzata una versione speciale del Cestello di Castiglioni ed Aulenti.

Il Cestello è stato alleggerito nella struttura ed i singoli proiettori sono stati circondati da un piccolo cilindro, in alcuni casi sono dotati di filtri colorati. La luce colorata è indirizzata proprio verso quegli elementi organici che sono l’elemento caratterizzante dello spazio. Il Cestello è installato a soffitto ed utilizza lampade QR111.

Una parte decisiva nella scelta di Piano e della direzione del  Beaubourg di collaborare con la iGuzzini è stata svolta dalla conoscenza ormai approfondita e consolidata fra l’architetto italiano e dalla disponibilità  mostrata dai tecnici della iGuzzini nelle verifiche degli apparecchi all’interno del Beaubourg stesso.

Beauburg